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La fantastica storia dell’invidia del cav. Merluzzoni, riflessioni di pura fantasia.
Ho sempre amato il mio nome, mi faceva sentire … libero, mai e poi mai mi sarei voluto chiamare Silvio, figuriamoci poi Silvio Merluzzoni.
Devo ammettere che ultimamente le cose stanno un po’ cambiando e le mie certezze mostrano qualche lieve segno d’incertezza.
Se devo essere estremamente sincero provo una certa invidia per il Cavallerizzo di Granlanum, l’uomo che ha avuto tanta fortuna e non solo, credo ci sia voluto fiuto abilità e perseveranza.
Attualmente le donne cadono ai suoi piedi, anche quando non le desidera, quasi nessuna ammette di esserci andato a letto ed il buon samaritano le aiuta comunque elargendo mancette che sono, effettivamente, ben inferiori a quelle che il buon Rozzi elargisce ai suoi figli. Volendo sottilizzare ci sarebbe un’altra piccola differenza, il Cavallerizzo spende soldi suoi mentre Rozzi quelli delle nostre tasse.
Ma ora torniamo al vero motivo della mia invidia, che non può certo essere per lo stuolo di donne (sono sposato e moglie e figli mi spezzerebbero l’osso del collo), il vero motivo è che ha a disposizione un sacco di magistrati, sempre pronti ad intervenire tralasciando ogni altro interesse, beato lui.
Non so a quanti di voi sia mai capitato di avere un contenzioso, una di quelle menate che coinvolgono la magistratura. Le cause durano tempi inenarrabili e la distanza tra le udienze non è quasi mai inferiore ai sei mesi quando non attorno all’anno; se devi prendere dei soldi fai in tempo a morire di fame.
Non ho mai assistito, in vita mia, ad udienze rinviate di tre giorni. Significa che i Magistrati non avevano nulla da fare oppure hanno rinviato la causa di qualche altro cittadino.
In entrambi i casi sarei molto preoccupato visto che le cause durano tempi biblici o che qualche cittadino verrebbe considerato inferiore a Merluzzoni; certo che una causa di Conan contro Attila non darebbe la stessa popolarità a chi se ne occupa e non troverebbe spazio sui giornali e non farebbe conquistare spazio politico.
Mi hanno poi raccontato che c’è una tizia, una tale Sbroccacasini che ha dei parametri di valutazione delle trasgressioni alla legge piuttosto strani. A esempi una persona immigrata che ospita un immigrato clandestino con decreto di espulsione, commette un reato che non vale la pena di perseguire mentre non mi pare usi la stessa benevolenza nei confronti dei cittadini Italiani. Che ci sia un qualche nesso con le sue antiche frequentazioni?
C’è poi un’altra cosa che un po’ mi ruga: perché i magistrati se sbagliano non devono mai pagare? Nonostante un referendum hanno glissato sull’argomento esattamente come hanno fatto i politici con il finanziamento pubblico ai partiti.
Riusciremo a cambiare le cose, questo non possiamo saperlo adesso ma quanto meno … c’è da rifletterci.
Conan il Libero
Per Europa Federale
Marco Fumagalli
Responsabile alle P.R.
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